Di vetta in vetta, passando attraverso il mare, le colline, le valli, i fiumi del teramano. Un lungo itinerario, articolato in nove tappe, che ha come punti di riferimento altrettante chiese, piene di fascino e storia;lo percorriamo con curiosità, speranza e passione, facendo tesoro della percezione di colori, sapori, profumi e poi del e sfumature, delle articolazioni, delle sensazioni che sprigionano da un cammino tanto ideale quanto reale e proponibile.
È lo stesso cammino che facevano i pastori transumanti; è lo stesso cammino, magari sviluppato con articolazioni diverse, che facevano i pellegrini, quando raggiungevano i luoghi della preghiera, del cuore, della speranza. È lo stesso cammino che potrebbe aver tracciato un vivandiere ricco di creatività e amore per la propria terra, capace di armonizzare con maestria e sapienza i sapori del territorio. È lo stesso cammino idealmente unificato dai maestri d’arte e architettura, che hanno lasciato per i secoli l’eccellenza delle loro opere. È lo stesso cammino della fede popolare che si coniuga con l’espressione laica della sua gioiosità, quando dipana nelle feste e nei riti secolari ed immutati, invocazioni e speranze.
Madonna della Tibia di Crognaleto, nella catena montuosa che porta alla vetta più alta del Gran Sasso; Canzano la Madonna dell’Alno, in un territorio lambito dal fiume Vomano; Propezzano Chiesa di Santa Maria del Crognale ed eccoci abbacinati dall’azzurro del mare Adriatico, a Giulianova, dove spalanchiamo il cuore dinanzi al santuario di Maria Santissima dello Splendore,
Costeggiamo, quindi, il fiume Salinello e arriviamo a Corropoli, la Madonna del Sabato Santo. Ancora verso ovest e, seguendo a ritroso il corso del Vibrata, Campli, presso la Scala Santa e sempre seguendo il fiume, Civitella del Tronto Madonna dei Lumi. Quindi Teramo, Santuario della Madonna delle Grazie e San Gabriele dell’Addolorata
Scopriremo così la fede e le sue espressioni artistiche; la tradizione, riti e miti; devozione e magia della cucina, unica.